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venerdì 3 marzo 2017

Aibunawa e Semenawa - Le vie del Kinbaku - Carezza o Sofferenza.

Aibunawa e Semenawa

Le vie del Kinbaku - Carezza o Sofferenza.

Davide "MaestroBD" La Greca - Minou Rossi - Studio Six - Tokyo - Japan

La vera differenza fra Aibunawa e Semenawa risiede tutta nelle intenzioni del rigger. Nello shibari le corde sono un mezzo di espressione di sé e il loro uso è dettato dalla volontà di chi lega, da ciò che vuole comunicare a chi viene legato e a chi osserva.

La gestualità, l'intenzione nei gesti identificano un stile, forse più dei pattern eseguiti.
Facciamo un pochino di chiarezza su cos'è il Kinbaku e quali sono gli stili che lo compongono. Questa è una distinzione che mi che sta attirando molto in questo periodo, soprattutto perché si sta confondendo tantissimo il concetto di "stile" con "scuola". Quando sento parlare di "stile", infatti, mi rendo conto che la gente non sta realmente parlando di "stile", bensì di "scuola" e non è la stessa cosa.
Cominciamo con lo spiegare che cos'è il kinbaku. Io personalmente utilizzo i termini "shibari" e "kinbaku" in maniera paritetica perché in effetti indicano la stessa cosa. I giapponesi non fanno differenze tra questi due termini e li utilizzano indifferentemente per indicare la pratica di legare in coppia. "Shibari" significa, letteralmente, "legare", "kinbaku invece significa "legare stretto" ed è più adatto ad indicare le legature inerenti alla sessualità, alla ricerca delle emozioni e del piacere, ed è stata coniato nel secolo scorso appositamente. Per i giapponesi non esiste la legatura estetica o funzionale e l'utilizzo delle corde è strettamente legato alla ricerca del piacere erotico. Negli ultimi dieci anni le cose sono un po' cambiate, ma questa rimane sostanzialmente la radice culturale dello shibari e del kinbaku.
In Giappone esistono i "ryu", traducibile in “via”, che sono più che delle vere e proprie scuole. Nei “ryu” un insegnante trasmette conoscenze ai suoi allievi, che si sentono parte della stessa filosofia. Quando il maestro smette di insegnare, o muore, decide a chi lasciare la propria scuola affinché la filosofia che ne costituisce la base continui a essere trasmessa. Inoltre non esiste il concetto di "classe", visto che gli insegnamenti fino a qualche anno fa erano diretti tra maestro e allievo in lezioni uno-a-uno. Oltretutto durante queste lezioni non era necessariamente previsto che il maestro seguisse l'allievo, più che altro infatti il maestro mostrava la sua tecnica e l'allievo cercava di recepirla, provando e al più ricevendo qualche indicazione laddove sbagliava. Akira Naka ad esempio dichiara che, nei primi quattro anni del suo percorso di apprendimento, non ha toccato le corde, e ha solo osservato quello che è stato il suo maestro.
Davide La Greca - Flavia Miele
I veri momenti di apprendimento erano invece i "nawa-kai", corrispettivo dei nostri peer-rope, un incontro di gente che fa corde. Le prime vere classi risalgono a non più di 3-4 anni fa e hanno seguito un filone di insegnamento occidentale, tanto che il primo ad avere una vera e propria scuola è stato Steve Osada, tedesco che vive in Giappone fin dagli anni '80, e anche lui continua a tenere principalmente lezioni uno-a-uno. Dal suo esempio sono nate diverse altre scuole, oggi andando in Giappone si trovano quelle di Kinoko Hajimè, Otonawa, Ren Yagami, etc.

Diverso è il discorso per quanto riguarda gli stili. Lo stile è l'approccio verso il kinbaku, il modo in cui si affronta la legatura e il tipo di emozioni che si vogliono creare e ricevere.
Due sono gli stili fondamentali: "aibunawa" e "semenawa". Tra i due il meno conosciuto è sicuramente l'aibunawa. I due stili non sono contrapposti, il semenawa è l'uso della sofferenza per la creazione delle emozioni e l'aibunawa è uno stile carezzevole che cerca la connessione attraverso la creazione di un percorso emozionale. Non bisogna pensare che l’aibunawa sia uno stile solo legato alle coccole, molto del suo percorso è legato infatti all'imbarazzo. Il suo massimo esponente è stato Harukii Yukimura Sensei che lo ha codificato e rappresentato, lo Yukimura Ryu è quindi un percorso. I suoi insegnamenti prevedono delle lezioni con massimo due allievi e una trasmissione quindi diretta. Quando il maestro ci ha lasciati questa filosofia è rimasta nelle mani dei 14 allievi/insegnati certificati dal maestro stesso. I tre più anziani stanno attualmente decidendo verso quale direzione andrà la scuola, scuola da intendersi non in senso fisico visto che Yukimura Sensei faceva lezione presso la sua abitazione.
Davide "MaestroBD" La Greca - Yukimura Haruki Sensei
Yukimura ha anche delineato una distinzione tra l'aibunawa e il semenawa. Secondo questa distinzione l'aibunawa non costruisce l'emozione attraverso un percorso diretto bensì portando la uketé (letteralmente "sottomessa") a costruirsi da sola la propria gabbia. Immaginiamo che si leghino i polsi, una legatura semplice, anche senza tensione. Da questa posizione si può già cominciare a interloquire con lei, "minacciando" ad esempio di toccarle i seni o di esporla aprendo gli abiti. Dall'altra parte l’ukete può coltivare l'illusione di poter provare a scappare, se ha questo istinto, scoprendo che in realtà non può, nonostante la legatura permetta alcuni movimenti. Si tratta di un tipo di emozione più subdola rispetto all'immediata immobilizzazione. Si costruisce quindi la costrizione, l'imbarazzo (hazukashi), il lento rendersi conto che non si può impedire, ad esempio, a una mano di toccare, di scostare gli abiti, ecc. Le legature inoltre, permettendo alcuni movimenti possono essere tenute per tempi anche lunghi, l'aibunawa non ha sospensioni (per le quali invece i tempi di legatura si riducono drasticamente). In questo modo il rigger può anche spostarsi, farsi spettatore e quindi creare nella bunny l'imbarazzo di essere scrutata.
Il semenawa è la via della sofferenza, della resistenza, la uketè viene letteralmente messa alla prova, legata stretta, immobilizzata senza speranza, finché non si arrende all'incapacità di opporsi a quanto le sta accadendo. Non si cerca né si vuole incutere il dubbio di potersi in qualche modo sciogliere. Si va a testare quindi la resistenza della persona per metterla in difficoltà e darle solamente due scelte: continuare a opporsi oppure cedere. Da questo principio dipende l'uso assiduo del dolore e della sospensione, non sono le emozioni quindi ad essere più forti, ma gli strumenti a essere più intensi.
Una differenza abbastanza importante tra i due stili è lo spazio che si lascia alla fantasia. Di Yukimura è una frase: "il compito del nawashi è quello di creare lo spazio di gioco nella mente di chi è legato".
Nell'aibunawa è fondamentale il concetto di condurre, tanto che è frequente l'uso del nawagiri, il finale della corda, proprio a questo scopo. Se voglio indurre una reazione io spingerò o tirerò, questi gesti hanno su chi è legato una reazione immediata. Ma se io voglio costruire un'emozione non tirerò, cercherò piuttosto di indurre sulla bunny il desiderio di compiacermi, visto che il suo concedersi in questo ruolo presuppone che voglia entrare in contatto coi desideri del nawashi.
I due stili, in ogni caso come abbiamo detto, non sono in contrapposizione, visto che spesso chi lega fa uso di entrambi.
Ma esistono altre scelte che un rigger può fare, scelte che rappresentano a modo loro altre “vie” o modi di vivere le corde.
Un altro esempio che distingue due diversi approcci al kinbaku è, per esempio, la scelta tra tecniche "pulite" o "sporche". Negli ultimi dieci anni quello che ci è arrivato del kinbaku orientale riguarda i nawashi che hanno lavorato con fotografi, cioè principalmente quelli che guardano al lato artistico delle corde. Ne è derivata l'idea che i giapponesi siano molto legati alla precisione e all'estetica. Non sempre è così, c'è uno stile che più che guardare agli aspetti visivi cerca l'emozione e l'interazione e la maggioranza dei giapponesi lega in questo modo. Non c'è neanche in questo caso uno stile più valido di un altro, entrambe hanno la loro ragione di essere e dipendono solo dalle persone coinvolte. Scegliere tra i due dipende da cosa volete raccontare con le corde e che tipo di rapporto volete avere con la persona che legate.
La legatura pulita è quella attenta alle simmetrie, alle geometrie, alla precisione delle fasce e degli spazi pieni e vuoti sul corpo. Uno stile che cura dove vanno le corde che avanzano e dove si posizionano gli agganci al bambù o all’anello.
Mentre la legatura “sporca” tiene meno in considerazione queste attenzione estetiche, volendo raccontare l’emozione pura del rigger, che si fa “prendere” dalle corde pensando più al contatto fisico che all’apparenza.
Così come la differenza tra uno stile “Tight”, stretto e uno “Loose”, cedevole, cioè tra coloro che stringono molto con le corde e coloro che le lasciano più morbide perché desiderano che la persona legata abbia la sensazione di potersi muovere.
Uno stile personale consisterà in tutte le scelte fatte tra tutti questi bivi ed è un ottimo atteggiamento quello di sperimentare diverse opzioni per capire cosa ci è maggiormente affine.
I diversi stili del Kinbaku sono modi di vivere le corde, non scuole contrapposte, non esiste uno stile migliore o una scuola migliore, esistono solamente stili più affini a noi o più adatti alla persona che ci si affida.
In Giappone è facile che una persona studi con diversi insegnanti, perché ognuno gli dà qualcosa di diverso e che a un certo punto sviluppi un proprio approccio alle corde.
Le corde ci raccontano dall’esterno, guardare come un rigger lega ci fa vedere molto della sua anima.

Davide “MaestroBD” La Greca
Certified Istructor Yukimura Ryu
             Shibari Dojo

mercoledì 25 gennaio 2017

Shibari on Stage - Le corde sul palco


Un progetto nasce da una idea, in questo caso portare le corde sul palco di un teatro, mostrarle nella loro espressione artistica.
Ci sono riuscito diverse volte, alcune su palchi di grandi manifestazioni, come la Boundcon di Monaco, o il teatro Pallavicino a Zibello durante un premio di letteratura erotica.
Quindi manifestazioni in cui il palco era parte, mentre il mio desiderio era dare allo shibari una cornice unica, renderlo il centro dell'attenzione.
Complici gli altri dell'MBDStudio e con l'aiuto di Sonia e Angelo, menti creative dietro Controsfumature e tanti altri eventi della scena milanese, ci siamo mossi.
Ed è nato "Shibari on Stage", una manifestazione teatrale in cui le corde sono al centro della scena, dando cosi la possibilità di apprezzarle anche a chi non frequenta la scena BDSM, o quella Bondage, ma vuole scoprire o godersi le emozioni.
I contatti internazionali non mancano cosi si inizia a cercare rigger dall'europa, e anche da più lontano, iniziando a progettare il breve per poi costruire sulla distanza.
Ma non solo rigger stranieri, lo scopo è anche dare visibilità ai nostrani, e cosi si riempie la lista di nomi, e si inizia ad organizzare.

Il teatro è scelto, una sicurezza, ho già calcato quelle tavole durante controsfumature, e ne conosco le vibrazioni, Campo Teatrale a Milano.

Quindi potrete assistere non solo a tre spettacoli di Shibari, ma anche assistere alla esibizioni dei Rigger del futuro che inizieranno la serata nel Foyer.
Prossimamente i nomi e il programma, intanto pensate se volete prendere posto in questo progetto, perchè uno spettacolo non è uno spettacolo senza il pubblico.
L'artista si esibisce, ma l'arte nasce dalla sinergia con chi guarda.


Altre informazioni sulla pagina Facebook di Shibari on Stage
Potete prenotare la vostra poltrona attraverso paypal, scrivendo il vostro nome e cognome, usando questo link paypal.me/scriptamanented/30

Per info o domande scrivete a MaestroBD



venerdì 4 novembre 2016

Feringa Park Hotel meets Boundcon - Day 0

Su un pulmann verso monaco inizio a tenere una specie di diario di questo viaggio, anche per onorare il regalo che mi avete fatto per i miei 45 anni.
Nei prossimi 20 giorni viaggeremo tantissimo, e magari raccontarli mi aiuta a viverli meglio.
Quindi diario di Un Kinbakushi Inusuale da Pavia a Tokyo passando per Monaco.
L'autista di questo pulmann è un tedesco, secondo me il padre guidava carri armati per la Wermacht, e lui ha ereditato lo stesso spirito, se avesse la torretta e un cannone avrebbe conquistato la svizzera da solo.
Odia tutti e tutto. Speriamo ci porti e non ci deporti. Intanto si sono presi gia un passeggero al confine svizzero.
E' stato strano vedere le guardie svizzere (quelle vere non le papaline) salire sul pulmann per controllarci, prendere una ragazza africana e farla scendere per accertamenti e non restituircela.
Sembrava di vedere una maglietta rossa in una puntata di Star Trek classica.
E l'autista non ha mosso ciglio, è ripartito senza neanche segnalare la cosa alla casa madre.
O forse ha fatto lui la delazione? Non lo sapremo mai, ma io tengo stretto al petto il mio passaporto.
Ancora poche ore e saremo a Monaco, al Feringa Park Hotel, il luogo con la colazione continentale che assomiglia ad un pranzo di nozze nella fascia basso napoletana.
Ormai il mio stomaco non me lo permette ma li ho fatto anche 4 colazioni nelle mie prime Boundcon.
E proprio Boundcon è la meta. Chiamato a esibirmi e ad insegnare, in preparazione per quella grossa di Maggio.
Quindi corde in valigia,vestiti stirati e Minou Rossi che dorme accanto a me.
A casa sono arrivati i nuovi libri fotografici, e mi aspettano le altre valige per tokyo!!
E con questo piccolo pc, vostro dono, vi porto con me ;) e dopo proviamo la macchina fotografica ;)

#MaestroBDonTour seguite questo hashtah su FB per gli aggiornamenti

Questo viaggio assomiglia tanto ad un Grande Fratello su Ruote, siamo in germania, ed ora hanno provato a portarsi via un Emo svizzero. Capello lungo, sguardo perso nella cannabis e fare sospetto.
Due gendarmi tedeschi (che per la cronaca escono sempre da un brutto film della guerra fredda, sono tutti alti grossi e cattivi, tranne le donne che sono cattive e basta.) sono saliti a controllarci e lo hanno messo sotto torchio. Addirittura hanno chiamato rinforzi, tra cui la donna cattiva e bionda di cui sopra, e uno che assomigliava alla controfigura di Swarzenegger, solo meno simpatico.
Stavolta lo hanno graziato, uscirà dalla casa solo con il televoto
Inizio a tatuarmi il passaporto sul cuore. Ha passato il controllo gia due volte. Crucchi non mi avrete

Il viaggio non è certo finito, per non farci mancare niente ci siamo anche presi una macchina sul muso ;) Ovvero su quello del pullmann, in piena strada statale una vettura in senso opposto ha toccato un altra macchina e ci è finita addosso. Nessun ferito ma paura e sopratutto altra polizia tedesca.
Apriamo una parentesi, la polizia tedesca assume solo poliziotte gnocche, alte bionde e con il manganello, ma come mai i sub italiani non sono emigrati tutti?

Stasera Greet and Meet, festa aperitivo della kermesse, a domani belli...

giovedì 22 settembre 2016

Bondage - Manuale Pratico per Iniziare - Di Davide MaestroBD La Greca


Bondage - Il Manuale Pratico per Iniziare è un libro per chi vuole conoscere cosa è il Bondage e lo Shibari.
La sua storia, la sicurezza e le tecniche. Attraverso un percorso completo passo passo.
Indice del Libro

Unico manuale disponibile in italiano, con imagini e lezioni passo passo, non solo affronta le legature e le tecniche ma parla di sicurezza, etica del bondage e delle motivazioni che sono dietro la scelta delle corde.

Scritto da Davide "MaestroBD" La Greca, è il frutto di 25 anni di studio e lavoro, e delle esperienze fatte in Italia e all'estero.

Potete trovarlo direttamente agli eventi a cui è presente MBDStudio e MaestroBD oppure ordinarlo attraverso la mail info@maestrobd.it

Il manuale è pubblicato dall'Associazione di promozione sociale e culturale MBDStudio.



martedì 29 marzo 2016

Io sono la Corda - Pensieri - di Ishara Gabri

Ishara Gabri nelle corde di Davide "MaestroBD" La Greca


Io sono la corda
Ruvida
Morbida e rigida insieme.
Io contengo
Ed in me Emozioni scorrono
Pelle mani e corpo.
Sono guidata
Ed ho una vita
Sono lanciata e poi raccolta.
Io avvolgo
io mi lascio avvolgere
Schiocco
Accarezzo E mi modello
Dita esperte mi ricompongono
E mi bruciano
E oliano
Hanno cura di me
Ed io ho cura di Servire
Legare
Lasciarmi andare.
La Juta che mi compone È' grezza, forte
E delicata insieme
Io non temo il dolore
Sostengo pesi
Faccio vibrare
Animi e cuori
Sono antica e nuova
Sono una corda.


Ishara Gabri


Ricevo da una Allieva e Modella, e pubblico con piacere, perchè le emozioni che dona la corda sono uniche, e da condividere.
Grazie Gabri, per le risate, le corde e la passione che ci metti tutti i giorni!!

martedì 8 marzo 2016

Sensei Yukimura Haruki - 1948-2016 - Il Mio Maestro

Il mio Maestro.

Yukimura Haruki è un Bakushi, su tutte le cose che le persone dicono di lui.
Insegna come usare le mani, le corde e la voce per creare emozioni e dare piacere.
L'ho incontrato la prima volta due anni fa, seguendo il suggerimento di alcuni amici, ho iniziato a prendere lezioni da lui. Fu una epifania, mi ha insegnato cosi tanto in cosi poco tempo, sentivo le sue parole scendere profondamente nel mio cuore e brillare come diamanti.

Le Sue lezioni hanno tirato fuori da me emozioni e passione, sembrava conosscessi tutto prima, e lo semplicemente me lo tirasse fuori.
Ho incontrato un vero Bakushi, un uomo che usa tutti gli strumenti: Piacere, Dolore, Vergogna, Eccitazione e Bisbigli. Ho trovato la mia strada nelle corde.

Mi ha accettato come studente nel Yukimura Ryu, e io seguirò la sua strada.
Insegnerò le sue parole ai miei studenti e imparerò dagli altri esperti del Yukimura Ryu, perchè il mio percorso è all'inizio.

Ho fatto la mia ultima lezione con lui il 14 di febbraio, lo vedevo malato, ma forte, e desideroso di trasmettermi la sua saggezza. L'ultima lezione è stata tutta sulla sua Filosofia, la parte mentale del Yukimura Ryu, le cose che dovevo insegnare ai miei studenti per fargli comprendere la parte tecnica. E mi ha fatto un dono, qualcosa di inaspettato, qualcosa che sento come un ultima volontà.
Mi ha detto: Insegna. Per imparare meglio Insegna.

E' andato via, ho ricevuto un messaggio da un altro studente, il mio Senpai. Mi sono seduto sul gradino davanti casa ed ho pianto.
Mi manca, in maniera dolorosa e totale. Ma voglio ricordarmi sempre il suo sorriso, il senso dello humor e i suoi bellissimi regali.
Mi ha lasciato una missione, e un ultima parola. Mi ha Guardato negli occhi e ha detto:

"Ganbatte" (Fa il tuo meglio)
Cosi, Maestro posso solo dire
"Hai, Ganbarimasu, Sensei- (Si, faro del mio meglio, Maestro)

Grazie di avermi concesso di essere tuo Allievo. Ti terrò sempre nelle mie corde.




Reference:
http://www.yukimuraharuki.com/
Tutti i  video girati dal Maestro

http://nawapedia.com/index.php?title=Haruki_Yukimura
La sua Biografia

Sensei Yukimura Haruki - 1948-2016 - My Sensei

My Sensei.

Yukimura Haruki May 11, 1948 - Mar 3, 2016 - 68 years old



Yukimura Haruki is a Bakushi, on all things peoples says about him.
He teach how to use hands, ropes and the voice to create emotion and give pleasure.
I meet him first time two year ago, following the suggestion of some friends, I start to take lesson from him. Was an epiphany, He taught me so much in so little time, I feel his words go deep in my hearth, and shine like diamonds.
His lesson take me out emotions and passions, it seems I know all before, like if He just take out from me.
I meet a real Bakushi, a man who use all instruments: pleasure, pain, shame, arousement and whispers. I meet my way in the Ropes.
He accepted me as Student in Yukimura Ryu, and I will follow his path.
I will teach his words to my students, and learn from other Yukimura Ryu experts, because my path is at start.

I make my last lesson with him the 14th of february, I see him ill, but strong, and willing to transmit is wisdom to me. The last lesson was about His philosofy, the mental part of Yukimura Ryu, what I have to teach to my student to let them understand the tecnical part. And give me a gift, something unexpected, something I fell like a last will. He says to me: Teach. To learn better, Teach.

He passed away, I receive a message from another student, my Senpai. I sit on a step outside of my home and cry.
I miss him, in a painfull and totally way. But I want remember his smile, the humor, and his beautiful gifts.
He leave me a mission, and a last word. He look in my eyes and says:

"Ganbatte" (Do your Best)
So, my Sensei I could Only say
"Hai, Ganbarimasu, Sensei. (Yes, I will do my best, Teacher)

Thanks to let me be your student. I keep you in my ropes.





 Reference:
http://www.yukimuraharuki.com/
all video made by the Sensei

http://nawapedia.com/index.php?title=Haruki_Yukimura
His Biografy

venerdì 25 settembre 2015

UBU BAR NIGHT - Una visione del Kinbaku

Serata d'arte e di spettacolo - Sul palco del MBDStudio Shigonawa Bingo e Davide "MaestroBD" La Greca

Evento su FB: https://www.facebook.com/events/1616831948574380/

*** English version below***

Dal 2 al 6 Ottobre i famosi Shigonawa Bingo, Yoi Yoshida e Ero Ouji saranno a Roma, ospiti di MaestroBD.

Per festeggiare la loro presenza e per portare l'originale Kinbaku a Roma è stato organizzato questo appuntamento a cui non è possibile mancare.

Venerdi 2 Ottobre 2015, ore 21,30

Serata Ubu Roman Bar

Evento dedicato completamente alle corde, con Show Esclusivo di Bingo ed a seguire animazione interattiva. 
La serata si svolgerà lungo un susseguirsi di piccoli show, legature interattive, chiacchiere e confronto, per ricreare in Italia le emozioni e la bellezza di una esperienza presso Ubu Bar, il famosissimo locale Shibari di Tokyo.
Un angolo bar sarà a disposizione per bevande calde e fredde e piccoli sfizi.
Gradito dress code orientale.
Ingresso limitato su prenotazione.
E' previsto un contributo di euro 30 a persona, o euro 50 a coppia.

Per info e prenotazioni scrivi a info@maestrobd.it

martedì 22 settembre 2015

50 stonature di grigio - Capitolo undici

50 stonature di grigio - Capitolo undici
Ho rimandato fin troppo la lettura integrale del documento di Christian. Sono sicura che, essendo un contratto, sarà assolutamente lecito e legale. Come quando ho aiutato Josè a nascondere mezzo chilo di borotalco di un suo amico colombiano.
Vediamo...
[ATTENZIONE: per una corretta immersione narrativa, si prega di leggere ad alta voce tre pagine dell'elenco telefonico prima di proseguire. Grazie.]
... ok. Mi sono un po' persa sulle clausole riguardanti il numero di strappi della carta igienica, ma la parte su come si sbucciano le patate era chiara. Ora devo solo decidere se voglio sottomettermi a una persona che mi abusa e non tiene conto dei miei sentimenti. E se chiedessi consiglio a Josè, il ragazzo che mi limona da ubriaca? O a Kate, che mi sfrutta come una somara da soma? O se cambiassi amici?
Idea, chiederò alla mia dea interiore! Che è come un amico immaginario, ma che ho il dovere contrattuale di nominare almeno una volta a capitolo. A cazzo, per lo più.
"Dea interiore, dea interiore..."
KAWAI! NYAO, CAN I HAZ MOAR COCK??! wink emoticon
"Dea interiore, devo firmare il contratto dom/sub più loffio dai tempi dell'amante di Giacomo Leopardi?"
heart emoticon heart emoticon PUSSY LUV DICK!! heart emoticon heart emoticon
"A occhio è un si. Grazie dea interiore!"
Bene, ho preso la decisione, ma per allungare il brodo farò finta di essere una persona normale e che ci voglio pensare. Uhm... cosa fanno le persone normali? Ah! Ovvio. Vado a lavarmi i capelli!
Dopo la doccia cerco di ottenere il mio look "capello indomabile", ma Kate irrompe con la grazia di un toro ipertiroideo.
"Ana, è arrivato un pacco dall'aspetto costoso per te, e il fattorino non mi permette di aprirlo perché dice che è per te. Sbrigati a firmare cosi posso prenderlo io. Muoviti, stronzetta!"
Firmo, e nel pacco trovo un portatile nuovo di zecca.
"Un Mac." commenta Kate "Cazzi tuoi, io me la batto."
Il ragazzo delle consegne mi spiega come accenderlo. Il resto è facile: lo ha già connesso alla rete wireless senza chiedere la password, mi ha già configurato un indirizzo mail usando i miei dati personali, e ora sono la proprietaria di un costosissimo computer di cui non ho alcuna ricevuta.
È bella la vita quando non sei una persona reale.
Accedo alla mia posta e trovo una mail di Grey, che a tutti gli effetti funziona come una chat.
[ANA] Ciao, computer nuovo. Sarcasmo.
[GREY] Non perdere tempo, fai ricerche su cose che dovresti sapere prima di firmare il contratto.
[ANA] Ehi, è la mia prima mail! Si comprensivo!
[GREY] Non diciamo sciocchezze, se un'universitaria. O una bidella, non è chiaro. Quanto è probabile che tu non abbia mai avuto una mail?
[ANA] Tanto quanto è probabile che un amministratore delegato e imprenditore abbia tempo per chattare in un momento a caso della giornata.
[GREY] Non saprei, ancora non ho capito che lavoro faccia... ogni giorno vengo in ufficio, non faccio un cazzo e alla sera vado via con più soldi di prima. Forse faccio politica. Ora ti lascio, fai le tue ricerche.
E ricerche siano. Grey mi ha detto che prima di andare avanti con la nostra relazione devo documentarmi su tutto quello che non conosco.
Apro Google.
Digito "Trama letteraria"
Sarà una lunga lettura.
‪#‎50StonatureDiGrigio‬