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venerdì 27 febbraio 2015

Neve a Tokyo



Tokyo 30 Gennaio 2015

Buongiorno mondo, notizie da tokyo: è fantastica e qui NEVICA.
Quindi ho la neve a tokyo, dovrei andare a comprarmi delle scarpe pesanti da Abc, visto che non ero pronto, eppur mi piace
Oggi mi sono alzato ad un ora buffa le 10, che sarebbe come alzarsi alle 2 di notte per il mio corpo.
Ma avevo un appuntamento per pranzo con Mikele Tre, un amico di amici che ringrazio per avermelo presentato.
Vive qui da otto anni, e mi ha fatto venire voglia di trasferirmi, anche a me.
Anche se mi ha fatto rompere il taboo di mangiare italiano all'estero. Ed era anche buono.
Ristorante Veneto a Tokyo, con camerieri che ti salutano in italiano con un accento improbabile, e grappe nostrane a prezzi da anello di brillanti.
A parte l'insalata con il salame, le pappardelle erano buone, e il cinghiale nipponico mica male ;)

Dopo passeggiata a cercare il locale dove andrò stasera a vedere Kanna Nawashi San e a conoscere un altro pezzo di questo mondo.
Girare per tokyo è fantastico, prima cosa non capite cosa sono i negozi se non guardando le merci o i disegni, le scritte sono tutto in giapponese e quindi incomprensibili.
Due particolarità, la prima negozi giapponesi sono i luoghi in cui sentirete più spesso la frase "arigato gose mass" che sarebbe grazie, lo faranno anche solo se gli passate vicini.
Lo ripetono in maniera automatica e meccanica, sono come macchine con i sensori. E vi daranno talloncini in giapponese e foglietti, non importa se siete gaijin patentati come me.
Seconda, i giappo si fanno le canne!!!!!!! Pensavo di no, ma avendo trovato un negozio che vende parafernalia e bonghi deduco di si!!!
Ma visti i prezzi fumano solo i ricchi.
E poi nei negozi trovate queste chicche, reparto giochi di LABI (centro commerciale in cui si perderebbe anche Indiana Jones) ci trovate la statua del personaggio di un gioco a dimensione umana, e ti metti a pensare che starebbe bene a Vilegis.

Si torna a casa e ci si fa un bagno bollente per scacciare il freddo, in una vasca in cui non so se ci entro ranicchiato 
E ci entro, con le ginocchia quasi al petto, per cui vi risparmio la foto.

Cinquanta stonature di grigio - Capitolo due.

La collaborazione dei Lagreca Bros prosegue, potete Leggere Giorno per giorno le avventure reali di Anal Steel e Cristo Grey. Scritte, pensate e messe su carta da "Mio Fratello" Lorenzo La Greca, cooportatore sano del 100% del mio DNA a parte un sano Crossover.

Cinquanta stonature di grigio - Capitolo Dueo


Il primo capitolo è stato un successone, tipo un casino di "like". Però mi hanno detto che un libro con solo due persone che trombano è un porno, mentre io penso che sia più un capolavoro tipo "I ponti di Madison Country"! Solo con più sesso e il bondage. E le frustate. E gli abusi emotivi passivo-aggressivo. E altro sesso. E... cazzo, è un porno.

Allora rimedio con una carrettata di personaggi nuovi e importanti! Allora c'è mio padre con il nome da supereroe e nemmeno una linea di dialogo, mamma hippy con la telepatia, Kate che è la più intelligente e acuta tra le miei amiche e fa solo domande sceme e scontate, e poi Jacob, ops, José (quanto sono furba!) a cui assegno un interesse artistico che poi mi servirà dieci pagine dopo. Qui si fa economia.
Ma ora basta parlare di carta da parati, che siamo all'incontro inaspettato!

"Salve, sono il protagonista. In un libro serio sarei rimasto assente per almeno un capitolo, invece eccomi qui cospicuo come Bruce Wayne che compra un cheeseburger nell'unico fast-food di Gotham in cui raffinano droga. Vorrei comprare un set da sequestratore e un alibi."
"Stuporone! Mr. Grey! Che colpo di fortuna proprio per me che sono una persona ordinaria, indosso jeans, ho i capelli ribelli, amici anonimi, un lavoro da schifo, mi mordo le labbra e DIO MAMMA TU NON MI CAPISCI!"
"Altri cliché? Vuoi che mi tolgo i pantaloni?"
"Non in questo capitolo, e non trattarmi male. Ecco, ora ho pianto e mi sono bagnata anche sopra! Però tu continua."
"Uhm... ti intesto la ditta?"
"Non in questo libro, no."
"Voglio avere un rapporto maturo e sessualmente appagante per entrambi?"
"DECISAMENTE non in questo libro."
"Voglio andare a Venezia per essere ucciso da un gruppo di anoressici pallidi?"
"Senti, se non vuoi fare il serio chiudiamo il capitolo."
"Grazie a Dio, si."
Autore: Lorenzo La Greca

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giovedì 26 febbraio 2015

Una vita nelle Corde - Intervista di Francesca Buonfiglioli

Una vita sulla corda. O, meglio, sulle corde. Perché legare il corpo significa liberare l'anima.

Davide La Greca, in arte MaestroBD, è uno dei più importanti esperti di Bondage in Italia. Performer e maestro da una decina d'anni anima eventi e organizza corsi.
E dire che si è avvicinato per caso a questa arte. Anzi, sono state le corde a scoprire quella che lui ama chiamare "appartenenza". Tutto, racconta Davide, è cominciato con una relazione. "la mia partner aveva esperienza in materia. E coltivava certe fantasie. Quando si è sentita sicura del rapporto le ha condivise. A quel punto ho scoperto che quel mondo, quelle sensazioni, mi appartenevano".

DOMANDA. Com'è avvenuto il passaggio alla sfera pubblica?
RISPOSTA Sempre per caso. Ero a una fiera del fumetto con uno stand sui giochi di ruolo. Una sfida con un amico, gli dissi: "Se mi porti una di quelle ragazze vestita da scolaretta, la lego in un cosplay hentai". Io scherzavo, lui no.
School Girl Hentai Cosplay

D. E com'è finita?
R. Me l'ha portata. Cosi presi le corde della scenografia. Le tagliai per usarle. A fine giornata, ne avevo legate 16.
D. Quale fu la reazione dei presenti?
R. Notai che erano interessati, attratti dall'arte del Bondage. E così ho cominciato l'altra parte delle corde: gli show. 
D. Quando hai deciso di diventare maestro?
R. Io maestro lo sono nel dna. Tutta la mia famiglia ha a che fare con l'insegnamento. Fino a mio bisnonno. Per me è naturale. Io stesso prima di dedicarmi a tempo pieno alla mia passione, gestivo corsi di formazione. 
D. Un dominatore del resto è un maestro.
R. Sì. Non è un caso che le persone che mi attraggono e da cui sono attratto sono novizie. Cercano una guida. Mi piace trasmettere loro il mio stile. 
D. Per questo il tuo nome d'arte è MaestroBD?
MaestroBD Logo
R. E' così. In realtà avevo scelto magister, ma era troppo comune. E così l'ho cambiato in MaestroBD, Bondage e disciplina. Ormai è la mia firma, il mio marchio.
D. Cosa provi quando leghi un modello o una modella?
R. Le sensazioni sono fortissime, molto vicine alla meditazione attiva. Un immergersi nelle emozioni, mie e sue.
D. Puoi spiegare meglio?
R. Per i primi due minuti è come tuffarsi nell'acqua. Tocco la persona sulle spalle e stabilisco con lei un contato profondo. A quel punto le reazioni possono essere diverse.
D. Cioè?
R. Può abbandonarsi totalmente, cedere la sovranità del suo corpo. Oppure resistere.
D. E in quel caso cosa fai?
R. Va detto che se una persona si fa legare è perché lo vuole. Senza volontà non si fa nulla. Basta pronunciare la safe word per terminare immediatamente il gioco. Per questo mi fanno sorridere le obiezioni delle femministe. Se mi faccio legare vuol dire che mi posseggo. E scelgo di concedermi a un altro. 
D. La massima espressione di libertà.
R. Esatto, parafrasando: il corpo è mio e lo gestisco io.
Boundcon Austria - Model Blondiecherry
D. E perché una persona sente il bisogno di essere legata?
R. Le ragioni sono tante e diverse tra loro. Si cerca la cura e l'attenzione totali da parte di una persona. Per stimolazione sessuale. Oppure per staccarsi dalla realtà. Si affida il proprio corpo a un maestro per essere totalmente liberi.
D. Tu insegni anche alle coppie. Cosa cercano?
R. Spesso una vacanza. Per 20 minuti, due ore, o un week end esistono solo loro. Senza cellulari, problemi. Il bondage, come il bdsm, è un modo per ottenere e dare il 100% di attenzione da parte del partner. Si crea come una bolla. Lo stesso vale per le coppie che vivono a centinaia di chilometri di distanza e si possono vedere una volta al mese. 
Un concentrato di initimità e corrispondenza. 
D. Tu viaggi molto in Europa e non solo. 
R. Sì, faccio show, serate, corsi, oppure mi aggiorno, viaggio. Ultimamemente sono stato in Giappone. E le mie corde sono cambiate.
D. Come?
R.  Ho imparato moltissimo. Sono stato a vedere il Kinbaku reale, come lo fanno dove e nato, e a prendere lezioni da un Maestro della vecchia scuola, e mi rendo conto che sentirmi dire da Yukimura Haruki, il Kinbaku Sensei che ho scelto, che ero sulla strada giusta, che la mia connessione è corretta e forte, sopratutto naturale mi ha aperto qualcosa dentro, come se mi avesse liberato da una armatura pesante che portavo. In Giappone il Bondage è una questione culturale. Le modelle ti insegnano almeno quanto i maestri.
Yukimura Haruki Sensei - Tokyo 
D. In Italia non siamo ancora pronti?
R. Diciamo che in Italia ancora non andiamo molto oltre la performance o la foto. Si parla pochissimo di connessione o di passione. 
D. Quali skill deve avere un maestro bondage?
R. Empatia, comunicazione, attenzione alla sicurezza ma sopratutto concentrazione totale. La tecnica viene per ultima. E poi viaggiare e conoscere altri stili è fondamentale, o avere skill non legati alle corde. Io per esempio ho frequentato un corso da massaggiatore, e mi è servito per entrare in contatto tattile con le persone che si affidano a me. Ho fatto anche molto teatro: necessario per dosare e gestire le emozioni. Nel bondage una parte della testa si perde, si annulla. Ma un'altra parte deve restare vigile, altrimenti può essere pericoloso.
D. Tu tieni molto alla sicurezza.
R. E' fondamentale. Una stretta fatta male può causare problemi ai nervi, per esempio. Per non parlare di incidenti mortali. Per questo inizio i miei corsi con una lezione sulla sicurezza.
D. Quali altre cose insegni ai tuoi allievi?
R. Dico loro di seguire più corsi possibili, anche di altri maestri. Ognuno ha il suo stile. Ma senza passione non si va da nessuna parte. 
D. La soddisfazione più grande?
R. Vedere migliorare i miei allievi. E notare che grazie al mio insegnamento hanno sviluppato uno stile del tutto personale.  
Grazie a chi mi si affida ogni giorno.
Intervista condotta  da Francesca Buonfiglioli  @franzic76

mercoledì 25 febbraio 2015

Cinquanta stonature di grigio - Capitolo uno.

La collaborazione dei Lagreca Bros prosegue, potete Leggere Giorno per giorno le avventure reali di Anal Steel e Cristo Grey. Scritte, pensate e messe su carta da "Mio Fratello" Lorenzo La Greca, cooportatore sano del 100% del mio DNA a parte un sano Crossover.

Cinquanta stonature di grigio - Capitolo uno.

Sono Anastasia, Ana per gli amici, Anal per i lettori. 

In due paginette stile diario scolastico elenco i miei perfetti difetti: perfettamente goffa, perfettamente bella ma non bella, amici che abusano della mia infinita e perfetta gentilezza.
Se canto evoco dei fringuelli che mi sciacquano i bicchieri, ma lo riservo per le feste.
Dato che sono perfettamente gentile e perfettamente abusata farò un viaggio di duecento chilometri per intervistare un tizio di cui non so nulla nonostante dovrebbe stare sulla prima pagina del Times a settimane alterne. Come dite? Bill Gates? Mai sentito. Zuckerberg... è quello che ha affondato il Titanic? Scusate, ma io sono perfettamente tontolona.


Stuporone! Il tizio è giovanissimo e bellissimo. Cadrei metaforicamente ai suoi piedi, ma per andare incontro alle capacità mentali del lettore, salterò la metafora.

"Uff! Sono caduta ai suoi piedi!"
"Già le due? E perché sei vestita?"
"Sono qui per le domande, sprecando il mio e il suo tempo perché evidentemente un magnate delle telecomunicazioni non conosce la parola 'teleconferenza'. Uhm... sono solo cinque. All'anima dell'intervista."
"Dove possibile, risponda 'Sono ricco e maniaco del controllo'. È tutto il mio personaggio."
"Questo lascia una sola domanda. È omosessuale?"
"Non c'è verso che sia veramente una domanda dell'intervista."
"Succhia i cazzi?"
"No signore!"
"Ci soffia dentro per gonfiarli?"
"No signore!"
"BALLE! Comunque devo andare, è finito il capitolo e ormai i personaggi sono introdotti. A meno di un colpo di scena..."
"La accompagno alla porta."
"COLPO DI SCENA!"
"Qui a Seattle la chiamiamo educazione. E ora si tolga dal cazzo fino al prossimo capitolo."

Autore: Lorenzo La Greca

Nuove Corde per Me

Roma 25 Febbraio 2015


Le mie corde sono cambiate... a due settimane dal ritorno dal Giappone, ne ho le prove. E Cazzo se sono cambiate.
Ora ne ho le prove...


Regina Nera BDSM play Party - Bologna - Rigger Davide "MaestroBD" La Greca Modella Lenticchia Photo Jive
Non tanto nell'estetica, o nella cura per la modella, ma di certo nelle sensazioni che donano a chi ci sta dentro e chi le guarda.
Se sono cambiate in meglio o in peggio non lo so, non posso e non voglio dirlo io.
Ritengo che mentre posso decidere se mi piace il nuovo corso o no, e si mi piace molto, non posso decidere cosa provano le persone intorno, per ora sto raccogliendo pareri positivi.

Mi sento dentro le corde molto di più, sono forse meno precise, ma dalla reazioni direi più forti, più sentite, forse più cattive.
Ovviamente parliamo di quando lego chi accetta un contatto pìù forte, per chi non conosco o vuole solo sperimentare ho stili e approcci diversi. Lo ribadisco pe
rchè resto del parere che legare sia trasmettere, e che serva possedere una vasta gamma di capacità di espressione, dalla pura tecnica all'emozione, fino alla legatura da tortura.


Regina Nera BDSM play Party - Bologna - Rigger Davide "MaestroBD" La Greca Modella Lenticchia Photo Jive


Ma ho legato in questi giorni potendo sperimentare liberamente, e i risultati sono stati eccezionali in termini di emozioni per me e per la modella/modello.
Mi rendo conto che sentirmi dire da Yukimura Sama che ero sulla strada giusta, che la mia connessione è corretta e forte, sopratutto naturale mi ha aperto qualcosa dentro, come se mi avesse liberato da una armatura pesante che portavo.

La voglia di legare che ho è il regalo più grande che potevo farmi per questo anno nuovo.

martedì 24 febbraio 2015

Lost in Shibuya

Tokyo 29 Gennaio 2015
Japanes xenomorphs

Si inizia ad esplorare, facendo un pò il turista.
Prima cosa ti accorgi che qui camminano tutti e tantissimo, e i Pedoni escono dalla fottute pareti come gli xenomorphi di Aliens, sono ovunque.

Rispettano i rossi (quasi tutti) e scattano come centometristi al momento del via.
Eppure non sono frenetici, non spingono non fanno i matti, si muovono verso mete a loro chiare.

E si riuniscono per salutarsi in cerchi di inchini bellissimi da vedere. 
Me and Hachiko
Anche io ottempero ad un rito necessario e desiderato, mi incontro con una amica sotto la statua di Hachiko, il cane fedele punto stabile e identificativo della stazione di Shibuya. E una delle statue più fotografate del mondo.
La foto me la fa la mia amica con cui giro, una italiana in giappone, che mi regala delle perle di saggezza e sopratutto un sorriso splendido. Ciao Velia.


Rimbocchiamoci le maniche, si va in giro a vedere la moda Giappo, ovvero come prendere qualsiasi stile e mescolarlo senza il senso del ridicolo. E qui a shibuya raggiunge il record.
Ci sono due palazzi di negozi, immaginate due grattacieli di piccole boutique che producono questo effetto.

A Japanese Dandee
Si chiamano 109MEN'S e 109WOMENS, e sono un concentrato di piccoli negozietti di abbigliamento, stile mercatino ogni tanto ma alla fine assomigliereste a LUI.
Peggio sono i giappo che si vestono come i Gangsta Neri della Westcoast americana, felpone, bandane, catene al collo e sguardi truci, che li fanno sembrare alieni.
Sopratutto le ragazze delicatine giappo che si atteggiano a MAMA, con tanto di Rap per strada, che per vostra fortuna non posso farvi sentire



Enlarged Boots
Eppure li vedi che hanno questo desiderio profondo di appartenenza ad un gruppo, per cui sono perfetti nella loro imitazione, compreso lo strascicare il giapponese, che tanto non capisco, ma la differenza è notevolo, e neanche loro parlano inglese maledetti ;)
 Devo dire che vogliono essere diversi, quindi dentro 109Mens ci trovate questi, come essere più alti di 7.5 centimetri, ci ho seriamente pensato di comprarmeli per arrivare a essere alto 1.88 ma chissa il mal di piedi dopo. Anche se a proposito di piedi affascina tanto il concetto che qui i feticismi sono ben vissuti e neanche tanto nascosti.

Otoku no Isshou

Da Bookoff, trovi la pubblicità di un film con questa copertina in un settore praticamente dedicato ai piedi ;) Ed erano tanti a parte il film, se ne trovano libri, fumetti per qualsiasi gusto e non solo nei negozi specializzati.
Ho fatto meno foto di quante ora mi accorgo ne avrei volute fare, ma di certo mi sono riempito la testa e credo il cuore.
I miss Tokyo








sabato 21 febbraio 2015

Definizione Atipica di Rapporto D/s

Roma 22 Febbraio 2015

Oggi ospitiamo un testo di mio Fratello, e lo faremo spesso in questo blog, perchè per capire me dovete sapere con chi ho vissuto durante l'infanzia e ancora oggi condivide con me oltre al corredo genetico il peso dei nostri genitori (più lui di me)

Riduzione di una conversazione privata. Gente che vede 50 sfumature e poi fa domande. Tipo "Ma cosa c'è di bello nell'essere dominati in una relazione sessuale?" Io "Non posso dirlo per esperienza, ma mi dicono che c'è un senso di fiducia, di abbandono. È appagante." Tipo "Appagante come? C'è uno che se vuole ti infila un braccio in culo!" Io "Ok. Andresti mai a sciare in un posto dove ci sono di continuo valanghe?" Tipo "No!" Io "Ottimo, nemmeno io. Ma immagina di essere su una montagna innevata, con gli sci ai piedi. Appare il tuo angelo custode e ti dice 'Vai tranquillo, ci sono io. Andrai giù come un razzo, sbatterai contro tutte le rocce e tutti gli alberi, ti sfracellerai in un burrone e volerai così in alto da perdere il fiato, ma ne uscirai indenne. Io non permetterò che ti succeda nulla di definitivo'. Ti butteresti?" Tipo "Beh, si!" Io "E sarebbe la cosa più figa del mondo?" Tipo "Direi!" Io "È la stessa cosa."


Autore: Lorenzo La Greca


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Pensieri in treno

Milano 19 Febbraio 2015

In treno per Milano, toccata e fuga per una lezione Privata, passione a domicilio.


Approfitto del treno per schiarirmi le idee e per buttare giù un po di pensieri.
Ieri in Radio bella serata un poco demenziale, poi Peer Rope tra amici ed infine una breve ma intensa notte di sonno.
Questo quello che voglio dalla vita, si, viaggiare, insegnare, fare corde e vivere le emozioni che mi si aprono davanti.
Intanto chatto con chi vive sulla mia lunghezza d'onda e mi si affida. Mentre a casa lascio gli affetti profondi e quotidiani.
Forse è difficile comprendere la poliamoria, cosi come viverla è un equilibrio instabile di compromessi e prese di posizione. Ma al tempo stesso mi rende vivo, e mi permette di toccare anime diverse ed esserne toccato.
E si comprende la sessualità, perchè vedo che si fa fatica ad ammettere che fa parte della poliamoria, anche la polisessualità. Sperimentare mani, bocche, corpi diversi, per vivere sensazioni diverse, senza complessi, sensi di colpa, gelosie e invidie.
Io ancora non ci riesco appieno, sono timido e possessivo, il che mi crea disagi e situazioni faticose, ma poi ci si parla, ci si sorride e si va avanti...
Grazie a chi condivide con me anche solo una carezza.



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mercoledì 18 febbraio 2015

Maiale Giapponese

Tokyo 28 Gennaio 2015

Entri in un ristorante e scopri che è un Family restaurant, ovvero ci lavora un famiglia, e mangi come a casa, infatti una signora giappo mi mostra un menu di fotografie, perchè lei parla solo Giapponese come il 99% delle persone qui, mi sento propria  casa ;)


Maiale in Brodo
 con Cipollotto Fresco e Bambu
Con il freddo che fa a tokyo d'inverno questo vi salva fidatevi.
E poi un posto in cui la cameriera mangia le stesse cose che mangi tu denota ottima cucina, da ex lavoratore di ristorante lo so bene.  
                                                                                                                                                                                                                                                                                           


Essere serviti da un Manga ha il suo effetto. Ammettiamolo le mancava solo un Gatto gigante e un padre manesco che affetta vegetali.

Pensavo di essere dentro a Kiss Me Licia.
E si vi assicuro succhiano gli spaghetti che neanche il sonoro di un film di Sasha Grey
E il tutto al costo di 1000Y, ovvero 7 euro.

Go Japan GO!!!





Ma il cibo è fantastico, grasso, buono caldo e sopratutto saporito.



martedì 17 febbraio 2015

Controsfumature - Milano

Controsfumature - MaestroBD & Magena Yama
Milano 14 Febbraio 2015

Adoro le collaborazioni, cosi come adoro Sonia Pampuri e le sue mille idee. Quindi alla proposta di dedicare una giornata a mostrare cosa è pensiamo realmente del fenomeno "50 sfumature" non potevo tirarmi indietro.

E cosi in una piovosa mattina di milano mi reco allo spazio Tertulliano, un teatro bellissimo, uno spazio decisamente poliedrico, per mettermi in gioco un altra volta.
Lo spettacolo di Kinbaku è stato bellissimo, non legavo Magena da tempo, e mi era mancata, emozioni forti, ma sopratutto la sicurezza di una professionista.
Il Giappone mi ha maturato, me ne sono reso conto da solo, e vediamo che ne dite voi.


Salire sul palco è stato quasi iniziare di nuovo, cercare le energie che sono dentro di noi, dimenticare il pubblico, vivere solo la dimensione intima. Privata.

Potete vedere la performance qui, grazie all'occhio di J.J.Fudesan che ci ha ripreso.




E poi dopo tantissimi anni ho potuto ricalcare le scene da mattatore, da comico, da cabarettista, chiamatelo come volete, ma mi sono potuto divertire a far ridere.
Come qualcuno ha detto, non sapevo che avessi questo lato, e sapete che c'è sono stanco di essere visto come un orso musone ;)

Appena lo monteranno potrete anche voi assistere al monologo "50 Sfumature de Che", cosi la mia fama di Kinbakushi diverrà solo un ricordo ;)


E cosi che voglio lavorare, e vivere il mio kinbaku, finendo a cena con un sacco di gente felice ad un cinogiappoallyoucanstrafogarti e poi ospite di persone splendide in una mansarda con le travi, capitemi con le travi, e poi gli agganci, perchè ci fa ginnastica (dice).

E colazione con i pan di stelle.

Un rapido passaggio a salutare gli amici del Virgoz Tatoo, impegnati a preparare una giornata di sospensioni con i Ganci, e si torna a Roma, per proseguire questo viaggio di vita.
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A Shinto Temple suddenly appears

Tempio Shinto - 花園神社會館
〒160-0022 Tōkyō-to, Shinjuku-ku, Shinjuku, 5 Chome−17
Tokyo 28 Gennaio 2015
Trovano sempre 5 minuti per una preghiera, semplice. E poi via a fare cose, sono gente alacre i giapponesi.
Questo tempio si trova dentro al quartiere a luci rosse, ma proprio dentro, senza nessun problema, e li vedi camminare, fermarsi levare una preghiera e ripartire come se nulla fosse.
Sono passato qui quasi ogni giorno e anche io ho salutato i Kami.

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venerdì 13 febbraio 2015

A trip in Tokyo

Tokyo 27 Gennaio 2015
Prima notte a Tokyo. 
Mi metto a letto dopo aver mangiato un ramen liofilizzato e dei biscotti salati. Come farebbe uno studente giapponese colto da fame notturna.
E questo sono, sono venuto qui a vedere il giappone a studiarlo. E sta accadendo.
Oggi ho scoperto un sacco di cose che non sapevo e altre mi sono state confermate realmente.
Sono stato in un comic club, dove paghi il tempo che stai dentro a leggere o a Masturbarti (uno era così rumoroso che ha fatto cambiare stanzetta ad una ragazza) ed hai internet e caffè. Sono socio ora.
Poi le ragazze giapponesi sono come le disegnano, folli, belle e Lolita, e ho beccato sia le koagal, sia le studentesse e sia una tutta bendata e fasciata ma sana come un pesce.
Sono stato fermato da Papponi nipponici che con il mignolo alzato mi proponevano Japanise sex o almeno un massaggio.
Ho mangiato il ramen in un ristorantino familiare, ed era buonissimo, e si i giapponesi succhiano gli spaghetti con tanto di rumore e tenendosi i capelli.
Ed infine prima visita all'Arkadia, a vedere legare e a chiacchierare, con Otowaya Otonawa e il suo migliore amico, e con loro una nuova conoscenza.

Ed ho visto una sessione di kinbaku, niente show, vera. Un altra cosa, bella e intensa. Oltre ad aver visto un paio di cose tecniche che mi intrigante. 
Ed oggi è il primo giorno, mi viene da dire What a Perfect day