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mercoledì 4 marzo 2015

50 stonature di grigio - Capitolo quattro

La collaborazione dei Lagreca Bros prosegue, potete Leggere Giorno per giorno le avventure reali di Anal Steel e Cristo Grey. Scritte, pensate e messe su carta da "Mio Fratello" Lorenzo La Greca, cooportatore sano del 100% del mio DNA a parte un sano Crossover.

50 stonature di grigio - Capitolo quattro

Succede tutto prima che possa reagire, mi ritrovo a terra e stordita. Per fortuna sono eccezionalmente allenata ad affrontare questa circostanza. Resto paralizzata mentre ascolto le voci sovrapporsi attorno a me.
"Quel ciclista andava contromano!" - "Ha quasi investito quella ragazza!" - "Ma è Anastasia? Ancora?" - "Una bicicletta? Per Bella avete mandato un furgone! Cazzo, la prossima volta mi rivolgo alla Yakuza!" - "Poteva farsi male, povero ciclista!"
Vedo Grey chiudere il cellulare e correre verso di me. Mi abbraccia, e sento che mi bacerà. È come in una favola: l'asfalto, lo smog, i clacson rabbiosi delle auto, le pisciate dei cani. Si china su di me, sento il suo sguardo duro, il suo fiato mentre mormora "Una bicicletta. Dilettanti.". Mi sento pronta! Invece...
"Anastasia, devi starmi lontano." scandisce piatto.
""COSA???!!!undici!!1? Perché sei troppo difficile da gestire per me?"
"Il motivo è che... eh... si. Perché no. Si, sono difficile. Un casino. Dove potremmo mai andare?"
"AFFANCULO!" grida l'autista di un bus.
Grey mi guarda con lo sguardo colmo di pena mentre tre ausiliari del traffico ci lanciano sul marciapiede. È finita.

A casa trovo Kate che, come me, dovrebbe prepararsi all'esame finale dell'università. E invece sta scrivendo un articolo su Mr. Grey. La vita reale prende sempre una pausa per occuparsi di tutto quello che orbita attorno alla mia vagina.
"Ana, hai pianto?" mi chiede senza nemmeno guardare.
"Come fai a saperlo?"
"Sono le undici. Allora, ti ha trombato?"
"Si, ma nel senso brutto! Kate, non gli piaccio!"
"Che sorpresa." mormora.
"Non sono alla sua altezza, ormai è chiaro."
" 'Ormai', che per i comuni mortali era tre giorni fa."
"Morirò vergine."
"Darwin ringrazia."
Dolce Kate. Se non ci fosse lei a consolarmi!

Esame finale. Esame finale! Poggio la penna, e abbraccio Kate per la gioia.
"Basta studiare! Abbiamo finito! Evviva!"
"Cazzo dici Ana. C'è l'orale, poi devi scrivere la tesi, argomentarla..."
"FI-NI-TO!"
"Ma che spreco fiato a fare, tanto la bocciano... - mormora Kate - Comunque tutti a bere fino a vomitare! L'ultimo che arriva è Anastasia!"

Mi sparo cinque shot in discoteca, nonostante prima di oggi la cosa più alcolica che abbia bevuto è il latte materno. "E ora birra!" urlo.
Tre maniaci rimettono in tasca il rohypnol, tutto risparmio.
Kate sfila la lingua dalla bocca del suo ragazzo per ammonirmi "Ana, stai fuori come un balcone. Evita di fare cazzate."
"Non ne faccio! Ora vado in bagno, telefono ubriaca a Grey e poi mi apparto con il mio filarino ciucco!"
"Fa'n po' come ti pare" conclude Kate, poggiando le mutandine sul tavolo.

Mentre aspetto per andare in bagno chiamo Mr. Grey. Lubrificato dall'alcool, Neurone mi dice che è un'ottima idea.
"Grey, non capisco un bacio e volevo un cazzo!"
"Deduco che sei Anastasia. Hai bisogno di aiuto?"
"Io sono sbronza e tu uno stronzo!"
"Sarò lì tra dieci minuti, tu non fare cazzat... sarò lì tra un minuto."
Cade la linea, me, e lo stomaco. Vado a prendere aria e José, con la tipica delicatezza del migliore amico di una ragazza scaricata e brilla, cerca di limonarmi nel parcheggio. Devo avere il karma del bacio sull'asfalto. Vomito con trasporto.
Dal nulla sbuca Mr. Grey, che in tre mosse mette in fuga José e mi tiene per i capelli mentre restituisco il cenone del ringraziamento. Evviva, romanticismo!
"Come hai fatto a trovarmi così presto?" gorgheggio.
"Ero nel palazzo di fronte con un NEMESIS cal. 50 BMG. Lascia stare. Ora ti bevi un bel bicchiere d'acqua e poi facciamo quattro salti in pista."
"Mamma mi ha detto di non fidarmi di un uomo che sa ballare."
"Non considero tua madre una fonte attendibile di saggezza, Anastasia."
Ballerò con Mr. Grey. E se tutto va bene e trovo una mattonella sgombra per inciampare, questa volta mi bacerà!

Autore: Lorenzo La Greca

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